L’IRRIVERENTE SIMONE DI MATTEO

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Quando talento letterario e ingegno televisivo si fondono in un’unica penna.

Simone Di Matteo, classe 1984, autore, curatore della DiamonD EditricE e illustratore grafico, è uno tra i più giovani editori italiani. Dallo stile ermetico e imperscrutabile, ma allo stesso tempo raffinato e pungente, è noto al grande pubblico non solo per la sua variegata produzione letteraria, ma anche per le sue partecipazioni televisive.

Lo abbiamo visto coinvolto in mille peripezie al fianco di Tina Cipollari nella V edizione del reality on the road di Rai2 Pechino Express – Le civiltà perdute, dove formavano l’indimenticabile duo de #GliSpostati, e ultimamente lo abbiamo ritrovato su La4 Italia a “L’occasione giusta” nella veste che più gli si addice, quella dell’opinionista meno ruffiano e più spietato del piccolo schermo.
Consacratosi “Giustiziere dei Vip” grazie al personaggio da lui ideato L’Irriverente, che lo ha portato anche nel salotto domenicale di Barbara d’Urso per aver smascherato la Marchesa d’Aragona Daniela del Secco, redige da circa tre anni, su alcune testate giornalistiche e con cadenza settimanale, delle omonime rubriche satiriche all’interno delle quali commenta il mondo della televisione, dei social network e i loro protagonisti, con quel pizzico di ironia e una buona dose di eleganza che non guastano mai.
Lo abbiamo intervistato per voi. 

  • Benvenuto Simone. Come hai trascorso l’estate, in seguito alla sospensione del lockdown? Cosa credi ci riservi il futuro? 

Sostanzialmente le cose per me sono cambiate davvero poco, sia nel corso della quarantena che dopo. Ho seguito facilmente le direttive che il Governo e il nostro Presidente Giuseppe Conte ci hanno lasciato e l’unica mia “trasgressione”, se così la si può chiamare, è stata quella di concedermi nelle ultime settimane qualche giornata di puro relax in riva al mare nel pieno rispetto delle norme igienico-comportamentali, cosa che tutti avremmo dovuto fare. I contagi, purtroppo, stanno risalendo e il 16 agosto sono state emanate nuove restrizioni, ma ben vengano se servono a prevenire una seconda e peggiore ondata del virus. Tutto sommato, però, credo che non bisogni mai abbandonare la speranza e mi sento comunque fiducioso, perché soltanto attendendoci alle regole un giorno potremmo lasciarci definitivamente alle spalle questo brutto periodo. Accadrà, fidatevi, magari un passo alla volta, ma accadrà! 

  • Nel corso della quarantena ti sei reso partecipe di diversi progetti interessanti… 

Diciamo che, nonostante il black out planetario, io non mi sono mai fermato. Ho deciso di collaborare nuovamente con Maria Monsè per un Insta-format da lei condotto e disponibile sul suo canale IGTV, “Pronto Monsè – Raccontami di te”. Sono molto entusiasta di questo progetto, siamo partiti a maggio e mai mi sarei aspettato di poter addirittura arrivare ad una seconda stagione. Tanti episodi, ma altrettante storie da ascoltare, ognuna diversa dall’altra. Se usati nella maniera giusta, i social possono diventare un luogo perfetto di incontro pertanto, durante l’isolamento, ho pensato di creare il “No Maria, io non esco” Quiz Contest, un modo semplice e genuino per tenersi compagnia, facendolo in maniera intelligente e stimolante, e perché no, anche divertente, cercando di regalare, seppur per pochi minuti, qualche attimo di sana spensieratezza. Aperto ai grandi ma soprattutto ai più giovani, i quali ne hanno sicuramente più bisogno. Forse è proprio per questo che ho scelto di prender parte all’iniziativa dell’Associazione della Croce Rossa Italiana che, in collaborazione con il Comitato di Ronciglione – Sutri, ha dato vita a “Una Fiaba al Giorno, toglie il virus di torno”, una lodevole iniziativa destinata ai bambini per invitarli alla riflessione, all’apprendimento e all’apertura di un dibattito. In fondo, in un periodo come quello che stiamo attraversando, persino il più piccolo dei contributi può portare al più grande dei cambiamenti! 

  • Parlando de L’Irriverente, chi è questo personaggio, come nasce e cosa rappresenta per te?

L’Irriverente è parte di me così come io sono parte di lui, per intenderci, rappresenta il mio alter ego, quel lato di me che riesce dove io fallisco. È un personaggio che al momento vive sulle trasparenze della carta, anche se sta cercando di ritagliarsi il suo spazio nel panorama dello show biz nostrano. Non nasce certo per rivelare scandali taciuti, o forse solo dimenticati, ma commenta semplicemente ciò che accade ed esprime la sua opinione su svariati argomenti, dalla tv all’attualità. Una voce senza ombra di dubbio fuori dal coro, diversa da tutte le altre e che, a costo di risultare impopolare, non ha paura di dire quello che pensa.  Di belli e buoni a niente ne è pieno il mondo, di ruffiani e lecchini lo è ancor di più la televisione, mentre l’Irriverente nasce per fare la differenza, e la fa, modestamente!

  • Recentemente a “L’Occasione Giusta” di Tiziano Soddimo hai parlato proprio di questo. Ci sono davvero così tante persone disposte a far di tutto pur di apparire? 

Non ve lo potete neanche lontanamente immaginare. Certa gente sarebbe disposta persino a svendere la propria anima, la casa o addirittura la madre per poter guadagnare quei cinque minuti di notorietà che il più delle volte neanche merita. Per non parlare, poi, di quelli che, non avendo niente di meglio da fare, implorano incessantemente per centellinate apparizioni televisive, magari infangando a sproposito il primo malcapitato di turno, per ottenere quella popolarità che tanto disperatamente cercano. Io li destinerei alla pulizia dei bagni pubblici, se non altro, in quel caso, sarebbero utili alla società!                                                                                                                                                                                                                                                                                         

  • La tua versatilità nel riuscire a spaziare su più stili è ampiamente riconosciuta, ma tu sei soprattutto un poeta d’amore. Ne hai scritto tanto e hai dedicato un’intera opera alle diverse sfumature interiori di questo sentimento, portandola persino a teatro, non è vero?

Assolutamente sì. Due anni fa è andata in scena al teatro Tordinona di Roma l’anteprima de “L’amore dietro ogni cosa”, lo spettacolo tratto dal mio omonimo libro, quello a cui sono forse più affezionato perché rappresenta me stesso, in tutte le mie sfaccettature. Ha riscosso un successo inaspettato e ne vado davvero fiero, non vedo l’ora di poter ripartire con la tournee il prossimo anno. Un inno all’amore, sostanzialmente, un viaggio tra i suoi sentieri e il tempo della libertà, perché amare è libertà, senza cui non avrebbe alcun senso vivere. Oggi più di ieri dovremmo tornare a parlare d’amore, a scriverne, a leggerlo, ad assaporarlo magari. Un libro che riflette per riflettere, e per questo l’ho scritto, un po’ per dovere, perché le parole d’amore creano impegno e perché l’amore si nutre di parole per nascere e mantenersi vivo…

  • E per quanto riguarda la tv, ti rivedremo presto sul piccolo schermo? Hai mai pensato di partecipare ad un nuovo reality? 

Se mi rivedrete presto in tv?! Non so, magari mi ritroverete nei panni dell’Irriverente Spietato, però, al momento, non posso ancora svelarvi nulla, sono una persona abbastanza scaramantica quando si parla di lavoro, ma quello che posso dirvi è “mai dire mai” nella vita. Mi piacciono le avventure e sono sempre entusiasta di prendere parte a nuovi progetti, siano essi fuori o dentro i nostri amati studi televisivi. Chissà, preferisco non fare pronostici mirati, mi candido direttamente per qualunque cosa. Modestamente, io sarei il concorrente ideale per qualsiasi tipo di reality, se non altro, saprei come smascherare quell’infinità di braccia levate all’agricoltura che si vedono in giro! 

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