Si mise in evidenza come attore su Rai tre con la fiction “ La squadra” facendosi ampiamente notare in ambito televisivo con il ruolo di un poliziotto della scientifica . L’esordio fu il teatro fiabesco , la sua prima passione,incominciò a 14 anni con scuole di recitazione a Napoli per poi calcare i teatri già dopo pochi anni con la compagnia di recitazione CENTRO STUDI D’ARTE DI LUCIANO LUISI , e girando in vari teatri italiani di Roma, Bari, Cosenza, Potenza e con la stessa compagnia ebbe ancora altre esperienze in tv e cinema. Il teatro epico fiabesco lo formò molto dal lato caratteriale, poi un cambio radicale con il cabaret con la recitazione dialettale , anche su eventi storici e medioevali sulla Napoli medioevale fino al 1800. Nel 2000 dopo la Fiction tv su Rai Tre lasciò il teatro e si stabilì a Roma per 7 anni . Nel film thriller “ Il caso salice “ ( Amica film e Amazon) interpretò un ruolo difficile , un medico coinvolto in un un intrigo internazionale riguardante un virus , regia Carlo Giuseppe Trematerra, prodotto da AMICA FILM ROMA, scritto da Antonio Scardigno, esprimendo con la sua recitazione il senso della sua passione iniziata da giovane , che lui definisce innata, continuando a collaborare con altri ruoli nel cinema . Ama poter entrare nel cuore della gente anche con piccole parti , coinvolgere lo spettatore, esternare la sua passione; ambisce ad avere un ruolo in un film sentimentale nel prossimo futuro. Ha collaborato a “ Credo in un solo padre”, regia di Luca Guardabascio, Piattaforma Chili , con altri attori quali Flavio Bucci e Massimo Bonetti . Nel 2013 si fece notare nel piccolo schermo a TV 2000 nel ruolo di un antiquario nel film dedicato al BEATO BARTOLO LONGO, fondatore del santuario di Pompei, un ruolo ottocentesco che rispose ampiamente a quelli che erano i suoi desideri per la sua espressione artistica. In questo film , che ha ottenuto critiche positive ed entusiaste, l’attore si è sentito molto coinvolto nella parte , sentendosi anche riavvicinato alla chiesa. Prossimo obbiettivo interpretare il padre personaggio tratto dal romanzo “ Storia di un infanzia “ dello scrittore Luigi Piazzola , dedicato ai bambini che vivono negli orfanotrofi.
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“IL SEGRETO DELLA LONGEVITA”
CONVEGNO “IL SEGRETO DELLA LONGEVITA’” ALLA
PRESIDENZA DELLA REGIONE LAZIO
Grande riscontro di pubblico ed enorme successo per l’importantissimo appuntamento che ha riunito, a Roma, presso la sala Tevere della Regione Lazio, varie Eccellenze tra Medici, Professori ed Esperti, per relazionarsi e relazionarci sul tema “Il SEGRETO DELLA LONGEVITA’“ su cui si interroga da sempre il mondo intero.
Il Convegno nazionale, che si è svolto dalle h 11,00 alle h 13.30, moderato dalla insostituibile Direttrice Marketing della Fondazione DD Clinic Research, la Dott.ssa Paola Porrovecchio, è stato accolto con grandi elogi dal Consigliere e Segretario della Regione Lazio , l’On. Fabio Capolei che, anche a nome del Presidente della Regione Lazio, l’ On. Francesco Rocca , ha reso pubblico il suo interesse e la completa disponibilità nel supportare ed aiutare a sviluppare molte tra le idee che sono emerse durante il Convegno. Ha poi evidenziato l’efficace lavoro di Segreteria della Presidenza che si è occupata del Cerimoniale ed il lavoro di organizzazione e coordinamento del Dott. Massimo Caniglia del Municipio V, ringraziando uno ad uno i Relatori presenti ed esprimendo l’orgoglio di aver ascoltato da ognuno ,progetti interessanti da sviluppare anche per il Lazio. Ma il progetto più affascinante ed ambizioso, e che ha unito in un unico obiettivo ben 13 Relatori, si chiama” Longevity House” perché prevede la straordinaria creazione di una “ Clinica per la Longevità“!
Il Progetto, nato 12 anni fa, fu ideato dal Dott. Francesco di Tuoro, Biologo, Nutrizionista, Genetista Forense, esperto in Nutrigenomica, socio fondatore della DD Clinic Research, e si avvale della competenza e della caparbietà a perseguire questi ideali della Dott.ssaPaola Porrovecchio, che è divenuta la Direttrice Marketing della Fondazione, con piena approvazione. Ad affiancarli, il Dott. Andrea Del Buono, Presidente della Fondazione, esperto in Nutrigenomica e Farmacogenemica, mentre il Presidente onorario della Fondazione DD Clinic Research è il Virologo di fama mondiale, il Prof. Giulio Filippo Tarro.
Ed è la Dott.ssa Paola Porrovecchio, che è e sarà la portavoce attiva di questa grande macchina e si occuperà di trovare le sinergie giuste e portare avanti la realizzazione della “Clinica” della Longevità”.
Tra i momenti più applauditi ed emozionanti l’assegnazione delle bellissime targhe in argento a tutti i Relatori presenti: in primis all’On. Fabio Capolei e per suo tramite al Presidente della Regione, On .Francesco Rocca, che – dispiaciuto per l’assenza involontaria – ha portato i suoi saluti ed un messaggio di augurio per un futuro incontro con la Fondazione.
Poi la targa è andata a colui che ha favorito la fattibilità del Convegno in Regione, il Dott.Massimo Caniglia del V Municipio.
Premiati, oltre i già menzionati il Dott..Andrea Del Buono e il Dott. Francesco di Tuoro, la Dott.ssa Mariastella Giorlandino, Referente della Rete Artemisia Lab Medicina del Territorio, il Prof. Nicola Illuzzi. Medico Odontoiatra e Consigliere dell’ Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi di Roma, Enrico Mallone, CEO Healthia esperto in Weelbeing e Longevity Prof di Ai Medica presso Unicusano,Giuseppe Trieste, Presidente Emerito dell’Associazione FIABA Onlus, Antonio Persici, Presidente Ucosun, Dott. Gianfranco Caron, Medico Ginecologo Esperto in Nutripuntura, Daniela Rompetti Riflessologa, Responsabile della formazione per il progetto DD Clinic, Dott. Alberto D’ Ettorre, Geriatra Fisiatra per la Prevenzione Dott.ssa Elena Pacella, Professoressa di Oftalmologia e Commendatore dell’ Ordine “al Merito della Repubblica Italiana”, Simona Merigliano, Presidente dell’Associazione “noi malati di Fibromialgia”, Prof. Giulio Filippo Tarro, Virologo di Fama Mondiale e Presidente Onorario della Fondazione DD Clinic Research, Pluricandidato al Premio Nobel.
L’obiettivo unico perseguito da questo team è prevenire ed adottare uno stile di vita che ci faccia vivere più a lungo ed in salute, nonostante i danni causati dall’accumulo di metalli pesanti che troviamo nell’alimentazione, nell’ambiente, nell’acqua, nell’aria e che generano patologie gravi.
A festeggiare la conclusione dei lavori, un ottimo light lunch ed una torta raffigurante una enorme casa immersa nel verde : quella che sarà “la Climica della Longevità “! !
Tra i vari ospiti di spicco presenti: il Direttore Generale della Lotito Holding, Giulio Gargano, il Presidente di “ Fiaba Onlus “ Stefano Mainandi , l’Ambasciatore intergovernativo Andrea Tasciotti, la Presidente dell’associazione Giampiero Arci Enrichetta Arci, la Dott.ssa Marilena Sofi, Fisiatra, Medico dello Sport, Dott.ssa Paola Musitano, braccio destro della Dott.ssa Mariastella Giorlandino e vari giornalisti.
Per informazioni sul Progetto: Dott.ssa Paola Porrovecchio –paola.porrovecchio@libero.it 324/6139996
Ufficio stampa : Cinzia Loffredo ufficiostampacinzialoffredo@gmail.com 328/2643184
L’ETERNITA’ DELL’ARTE : JOHN CAGE
Nel 1985 questo immenso rivoluzionario e visionario artista ci ha regalato questa composizione per pianoforte dal nome “As slow as possible”, che nel 1987 viene dallo stesso John Cage arrangiata per organo, su suggerimento dell’organista Gerd Zacher.
Dieci anni dopo, in un simposio d’organo a Trossingen, è stata posta la domanda su come intendere “As SLow as Possible” e come eseguire il brano. Organisti, musicologi, costruttori di organi, teologi e filosofi parlano degli aspetti tecnici, estetici e filosofici che rendono giustizia al titolo e al brano. La questione della realizzazione dell’opera porta al risultato che si può potenzialmente pensare e suonare “As SLow as Possible” finché dura la vita di un organo e finché c’è pace e creatività nelle generazioni future.
Da questa domanda si è sviluppato nel tempo un progetto che ha ormai attirato l’attenzione di tutto il mondo : riprodurre questa sinfonia per il tempo che necessita. Il progetto artistico dal nome Organ²/ASLSP è iniziato nel 2001 e terminerà nel 2640. La Chiesa di St Burchardi ad Halberstadt , Germania, è la protagonista di questo esperimento, lasciatoci in eredità da una delle menti più brillanti ed armoniose del secolo precedente. Un esperimento che riassume la grandiosità dell’uomo e la sua eternità, che altro non può , se non risiedere nell’arte.
La consapevolezza di voler lasciare un’eredità socio culturale attraverso un progetto, che può essere realizzato solo attraverso la speranza che le future generazioni vi partecipino.
Tante altre furono le riproduzioni del brano in giro per il mondo e nel corso del tempo: nel 1987, a Metz, ebbe luogo la prima esecuzione della durata di 29 minuti e in una performance più recente, effettuata con il maestoso organo Hildebrandt, si riuscirono a raggiungere i 71 minuti. Tuttavia, nessuna di queste esecuzioni è all’altezza dell’ “impresa di Halberstadt” per cui, secondo il progetto ORGAN²/ASLSP, il brano verrà ripetuto per sei secoli in cicli da 71 anni ciascuno per un totale di 639 anni.
Un progetto che in tempi sfrenati come quelli che viviamo oggi, pone l’accento sulla bellezza della lentezza, della continuità e del tramandare. L’organo Cage è progettato e costruito dal costruttore di organi di Kevelaer Romanus F. Seifert & Son con il supporto di Reinhard Hüfken-Orgelbau di Halberstadt.
John Cage ( 1912 – 1992) è stato un compositore e teorico musicale statunitense. È considerato una delle personalità più rilevanti e significative del Novecento.
La sua opera è centrale nell’evoluzione della musica contemporanea.
Considerato uno dei compositori più interessanti e inquietanti del nostro secolo, Cage rappresenta, al di là degli effetti raggiunti, ed in maniera esasperata, l’esigenza di un rinnovamento musicale tanto cercato dai compositori contemporanei.
Cage trae spunto per le sue composizioni dalla filosofia “Zen”, da lui praticata, che gli permette di raggiungere un livello di concentrazione dove la meditazione risulta libera da costrizioni come la sua musica.
I suoi interventi in Europa nel 1954, ’57 e ’58 suscitano l’immediato interesse delle avanguardie musicali che avvertirono nel compositore americano una presenza inquietante e una fonte di ispirazione, di stimoli e riflessioni.
Un grande artista che continua a regalarci emozioni e stimoli, affinché l’armonia diventi l’unica certezza del nostro futuro.
“Non è necessario rinunciare al passato per entrare nel futuro.
Quando si cambiano le cose non è necessario perderle.”
John Cage