Non è per niente semplice reperire i ravioli al nero di seppia. Si possono, però, preparare facilmente a casa, basta avere un po’ di manualità nello stendere la sfoglia. Il piatto deve essere semplice, per apprezzare a pieno la potenza gustativa del ripieno e dell’impasto.
Cosa serve:(per l’impasto)
Per il ripieno:
Cominciamo a preparare il ripieno dei ravioli che poi lasceremo raffreddare. Tagliare a pezzettini il pesce spada e farlo marinare nel vino bianco per almeno 20 minuti.
In una padella abbastanza capiente far soffriggere l’aglio con tre cucchiai di olio evo.
Aggiungere il pesce spada a cubetti scolato dal vino, la menta, i pinoli e un pizzico di sale. A metà cottura aggiungere la buccia di limone tritata e un po’ di pepe nero. Completate la cottura e lasciate raffreddare. Aiutandosi con un minipimer tritate finemente il tutto.
Per l’impasto:
Vi consiglio di munirvi di guanti..
Riponete la farina in una ciotola e aggiungete pian piano l’acqua cominciando a mescolare. Aggiungete il nero di seppia e continuate ad impastare energicamente affinché il colore nero diventi uniforme. Lasciate riposare il panetto per 10 minuti. Stendete con un mattarello formando una sfoglia molto sottile (se avete la macchina della pasta sarà molto più semplice).
Formate dei cerchi uguali grandi almeno tre centimetri aiutandovi con un coppapasta. Mettete al centro di un cerchio un cucchiaino di ripieno e copritelo con un altro cerchio pizzicando i bordi con la punta delle dita e un pochino di acqua (permetterà ai ravioli di rimanere chiusi).
Adagiateli su un canovaccio cosparso di farina e copriteli..pronti per essere cotti (o se volete potete anche congelarli)potrete condirli come meglio preferite…
Buon lavoro e buona degustazione!!!
Marika Arena
Grande successo al TUTTOFOOD a Milano per l’azienda “La Contadina – Mozzarella di bufala campana”.
Tuttofood è la fiera B2B per l’intero ecosistema agroalimentare. Un vero punto di riferimento nel mondo dei distributori e produttori, un evento che guarda al futuro e sviluppa innovazione con i trend di consumo e le dinamiche di mercato. Una piattaforma di business e contenuti dove la tradizione alimentare incontra l’innovazione. Una vera eccellenza nel settore caseario è l’Azienda La Contadina. Nasce nel 1983, un anno nero per il crollo del prezzo del latte, che mette in crisi moltissime famigli spesso costrette a buttarlo via dopo tanti sacrifici. A quel tavolo di allevatori che discutevano la situazuione, Don Alfonso compie il gesto più fortunato e propizio: versa del latte in un vecchio “caccavo” della nonna. Da quel latte quagliato, nascerà la prima mozzarella, su cui la Famiglia Di Masi inizierà a scrivere la sua storia imprenditoriale. Una storia di successo, fatta di impegno, passione, costruita un tassello alla volta, nel rispetto delle persone e del territorio.E’iniziata cosi la storia di una produzione genuina e autentica, e di un marchio oggi sinonimo di artigianalità, sicurezza, eccellenza.L’ odore del fieno, la pratica antica della mungitura, lo scorrere copioso del latte fresco, la magia del caglio, la filatura e la cadenza ritmata della mozzatura, per arrivare al profumo di formaggio fresco e tenero che vediamo sulle nostre tavole.La novità di quest’anno si chiama “Bufarello” , lo yogurt fatto al 100% col latte di bufala; ci sono otto gusti ed e’ davvero squisito.Ed è proprio alla generazione futura, rappresentata dal figlio Alessandro, che Don Alfonso affida il futuro dell’Azienda. Portatore di un nuovo spirito d’impresa, dà al marchio un contributo prezioso, determinando la forte ascesa de La Contadina, oggi presente con i suoi prodotti artigianali freschi in moltissimi punti vendita in tutta italia.
Per maggiori informazioni: La cultura artigiana della Mozzarella di Bufala Campana
La cultura artigiana della Mozzarella di Bufala CampanaIl rispetto dell’antica tradizione artigiana della lavorazione del latte e la sapienza di maestri casari. Il seg…
Di Iuliana Ierugan, Instagram e Fb.
Credits foto: Silvio CuofanoNella foto Iuliana Ierugan con Alessandro Di Masi e Carmela Schettino, i titolari dell’azienda.