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BELONGINGS
TREND
nuove frontiere della scena britannica – XXII edizione
festival a cura di Rodolfo di Giammarco
1 novembre – 17 dicembre 2023
Teatro Belli – piazza Sant’Apollonia 11/a- 06 5894875
spettacoli ore 21,00 – ingresso posto unico € 18
dal 27 al 29 novembre ore 21
BELONGINGS
di Morgan Lloyd Malcolm
regia Jacopo Bezzi
con Massimo Roberto Beato Stefano Guerrieri
Federica Quartana Veronica Rivolta
traduzione Enrico Luttmann
produzione La Compagnia dei Masnadieri
Dal deserto, paesaggio di una guerra moderna, al campo di battaglia di una cucina di Chippenham, nel Wiltshire, una cittadina nell’Inghilterra del sud.
Un testo teso, forte, drammatico. Un’altra opera che mette sotto i riflettori il ruolo della donna nella nostra società, raccontandoci la sua estenuante ricerca di un’identità e di un luogo tranquillo da poter chiamare casa.
Deb è un soldato. Un bravo soldato. È stata in Afghanistan dove ha fatto il suo dovere. Quando torna a casa, però, non viene accolta come un eroe; trova in quella che una volta era casa sua una situazione a cui non solo non riesce ad adattarsi, ma che neanche vuole accettare: la sua migliore amica, Jo – di cui lei è sempre stata innamorata – che adesso sta col padre di Deb, – è completamente succube di questo rapporto fatto di soprusi e violenza psicologica a cui lei si sottomette senza lottare, mentre suo padre, Jim, con l’orgoglio dell’imprenditore, annuncia alla figlia di aver aperto vari siti web pornografici e passa la maggior parte del suo tempo chiuso nel suo ufficio (l’ex cameretta di Deb) a guardare video e foto porno.
Su tutto questo aleggia il fantasma della madre di Deb, una donna debole, forse psicologicamente instabile, che è sparita anni prima, lasciando un’abissale mancanza e un dolore atroce nella figlia che non riesce né a dimenticarla né tantomeno a perdonarla. Inoltre c’è anche il rapporto di Deb con Sarko, il suo compagno d’armi, mentre era in Afghanistan, con cui condivideva l’alloggio e un’intimità forzata dalle circostanze. In una serie di flashback brillantemente costruiti dall’autore vedremo cosa è davvero successo tra di loro e scopriremo che Deb ha tante cose con cui fare i conti.
Morgan Lloyd Malcolm
Drammaturga e sceneggiatrice. Incaricata dal Globe a scrivere Emilia, che è diventato uno spettacolo di successo nell’estate 2018 prima di trasferirsi nel West End nel 2019, vincendo tre premi Olivier. Sta adattando tre delle sue opere teatrali per il cinema, tra cui Emilia, e sta lavorando a una serie di progetti TV che vanno da un adattamento di Damage for Moonage e Gaumont, con Richard Armitage e Indira Varma, a Dreamland, una commedia drammatica per Merman Films. Ha lavorato a lungo con Clean Break, una compagnia teatrale femminista che lavora con donne con esperienza in carcere. Typical Girls, un’opera teatrale ambientata in una prigione femminile, è andata in scena allo Sheffield Crucible nel 2021. La sua nuova opera teatrale Mum è andata in scena al Plymouth Theatre Royal e al Soho Theatre lo scorso autunno, con un’altra nuova commedia When the Long Trick’s. Le precedenti opere teatrali di Morgan, Belongings e The Wasp sono state entrambe prodotte all’Hampstead Theatre e ai Trafalgar Studios.
DONNE DI MAFIA
Storia di un digiuno lungo trent’anni, per non perdere il vizio della memoria
Di Massimo Roberto Beato.
Regia Jacopo Bezzi.
Regista assistente Federico Malvaldi.
Con Monica Belardinelli, Virginia Bonacini, Sara Meoni e Veronica Rivolta.
Dal 23 al 26 maggio
Teatro Spazio 18b
Per celebrare il trentennale delle stragi di mafia e mantenerne vivo il ricordo, dal 23 al 26 maggio va in scena allo Spazio 18B, DONNE DI MAFIA di Massimo Roberto Beato con la regia di Jacopo Bezzi. Lo spettacolo prende vita da uno spunto importante e decisivo un momento che segnò e lasciò un ricordo indelebile nella memoria collettiva: il digiuno contro la mafia in quella lunga e dolorosa estate del 1992 a Palermo, che vide protagoniste le donne palermitane in uno scatto di sdegno, di volontà di affermazione, in una città assediata, in una Sicilia sgomenta. Il testo ripercorre in maniera precisa i fatti di quei mesi di trent’anni fa, attraverso gli occhi e le gesta di quattro donne di Palermo prese a campione per narrare e teatralizzare ciò che accade in piazza e nelle vite di questa storica ribellione alla mafia. In una contaminazione tra video e teatro, voci registrate e testimonianze originali, l’azione centrale del testo prende l’abbrivio dall’uccisione del giudice Paolo Borsellino il 19 luglio 1992 a neanche due mesi da quella del collega Giovanni Falcone, con la nascita del gruppo delle donne del digiuno che si riunirono in un presidio a piazza Castelnuovo dal 22 luglio al 23 agosto del 1992. Importante l’innesto in maniera estemporanea di piccole istantanee di vita personale, per raccontare le diverse e variegate tipologie di donne che hanno preso parte alla protesta, per recuperare l’importanza della memoria e l’autocoscienza di sé perché la mafia è dentro ognuno di noi.
“Ho fame di giustizia digiuno contro la mafia. Il silenzio è complicità, l’indifferenza è complicità. Forse se ognuno prova a cambiare, forse ce la faremo.”
Teatro SPAZIO 18B
Via Rosa Raimondi Garibaldi 18B – zona Garbatella.
Orario spettacoli
Dal lunedì al giovedì ore 20,30
Biglietti
UNICO 18 euro, RIDOTTO 13 euro, tessera associativa 2 euro.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
TEL 06.92594210. WAPP 333.3305794 www.spazio18b.com biglietteria@spazio18b.com