Angelina Roma is a italian brand of luxury fashion accessories created by Stefania Barbesi.
Il nome del brand è in omaggio alla madre Angelina. Fonte di ispirazione per gli accessori preziosi che indossava ed amava.














Intervista di Carmela De Rose
Da oggi 1 dicembre fino al 26 dicembre presso il laghetto dell’Eur ci sarà l’evento di Natale più grande della Capitale. Oggi abbiamo intervistato l’organizzatrice Mariella Voccia.
Raccontaci come nasce il progetto “Il Natale a Roma”, e andiamo un po’ indietro nel tempo, descrivici come nasce la tua attività?
“Io sono tanti anni che mi occupo di allestimenti di concerti e di eventi, e di tutto ciò che concerne le attrezzature luci e video. La mia attività è iniziata tanti e tanti anni fa. Io ho approcciato a questo mondo tramite l’animazione poichè prima facevo l’animatrice, quindi queste situazioni le ho sempre vissute non come organizzatrice ma come componente di uno staff di animazione e lavoravo per la maggior parte del tempo con i bambini. Questo tipo di lavoro l’ho fatto da quando avevo 16 anni, per gli eventi, nei villaggi turistici e in tante situazioni diverse, fin quando poi sono cresciuta e ho deciso di spaziare in questo settore andando appunto ad allargare con l’organizzazione di eventi. Il natale è sempre stato quell’evento più bello e facile da organizzare perché è il periodo più bello dell’anno. Abbiamo fatto nel corso degli anni diversi eventi natalizi fino al covid, poi siamo rimasti bloccati per un po’. E quest’anno siamo ritornati alla grande con l’evento natalizio più grande della Capitale, individuando questa location al laghetto dell’Eur. Appena l’ho vista, fin da subito mi sono immaginata questo tipo di evento, che proprio oggi 1 dicembre abbiamo inaugurato. Il tutto l’ho pensato insieme ai miei figli. Ognuno di noi ha ideato idee diverse e mettendole insieme è nato “Il Natale a Roma.” Abbiamo allestito l’evento con diversi scenari tutti unici e bellissimi. Infatti chi passa oggi da viale America e si affaccia sul laghetto dell’Eur, vedrà questa distesa di luminarie, la pista di ghiaccio e tutti gli altri scenari che sembrano essere usciti proprio dal mondo delle favole.”
Descrivi e facci immaginare solo leggendo come sarà strutturato l’evento?
“L’evento è rivolto a tutti e non si rivolge solo ad un target specifico. La manifestazione che durerà fino al 26 dicembre è formata da un’area luna park (dove ci sarà questo enorme Igloo che ricorda il Polo Nord in cui sarà presente un vero Babbo Natale seduto su un trono che accoglierà tutti i bambini per fare delle foto e per interagire con loro). L’unicità è che sarà un vero Babbo Natale (con una barba e una capigliatura vera e non un Babbo Natale mascherato). Abbiamo ricreato uno spazio in cui ci saranno tantissimi giochi con delle esposizioni di dolciumi ma non solo. L’evento si estende per 10.000 metri quadri. Abbiamo pensato a tutti, potranno venire anche i più adulti per fare semplicemente una passeggiata o comprare qualche regalo, oppure anche solo se un ragazzo vuole pattinare sul ghiaccio o per chi semplicemente vuole venire solo per ascoltare musica o assaggiare qualcosa dagli stand presenti. Infatti sono stati allestiti diversi luoghi per assaporare diversi stili e tradizioni culinarie (cucina greca, messicana, cinese, giapponese), ma non solo anche la diversità della cucina italiana (dai piatti tipici napoletani, pugliesi e romani).”
Ci parlavi che saranno presenti diversi artisti e diversi concerti di Natale, potresti illustrarci l’aspetto musicale dell’evento?
“La musica natalizia sarà la colonna sonora portante dell’evento. Ci saranno diversi concerti Gospel formati da artisti romani che durante gli anni ho conosciuto. Inaugurerà il palco una bravissima cantante, l’ex corista di Zucchero Irina Arozarena, accompagnata da questo coro formato da super voci femminili e da una tromba e da un pianoforte, aprirà proprio lei oggi pomeriggio alle 16:30 le danze musicali dal palco centrale. Tutti i giorni potrete ammirare: giocolieri, trampolieri, artisti di strada. La parte dell’animazione è curata interamente da mia figlia Ludovica con la sua società “LVL Animazione”. Ma non finisce qui, ci saranno anche delle serate a suon di disco (saranno presenti diversi dj set provenienti da Radio Dimensione Suono Roma). Il giorno 1, 8 e 17 sono le giornate che saranno completamente dedicate solo alla musica natalizia.”
Una piccola curiosità da dove nasce l’evento, è la prima edizione che organizzate?
“Noi abbiamo sempre preso parte a diverse manifestazioni natalizie ma non come organizzatori ma sempre come allestitori. Questa è la seconda edizione, la prima è stata “La Fabbrica degli elfi” a Piazza Ragusa nel 2019. Ho pensato questo evento perché sarà un modo per aggregare le persone e come non farlo a natale che è un momento magico e di festa. Abbiamo ragionato di creare un ingresso gratuito, penso che questo porterà le persone a venire più di una volta, perché potranno venire anche tutti i giorni ed entrare all’interno della manifestazione senza pagare un biglietto.”
Raccontaci un po’ della tua attività? E se vuoi, puoi anche citare le persone che ti hanno aiutato a realizzare “Il Natale a Roma”.
“La mia società si chiama “LVL Pro Event”, il nome rappresenta il mio cuore, sono le iniziali dei nomi dei miei due figli (Ludovica e Lorenzo). Ho deciso di dare questo nome perché per me ormai la mia vita privata e quella lavorativa è diventata un tutt’uno. Per quanto riguarda le collaborazioni, abbiamo la società Chiosco (che si è occupata di tutta la parte espositiva), Marco Panella invece si è occupato della pista di ghiaccio (essendo un grande sportivo e anche istruttore di pattinaggio sia a rotelle che sul ghiaccio), ma non solo ci sono tante persone che hanno lavorato, dagli elettricisti, alla ditta delle luminarie, siamo stati in tantissimi più di 200 persone, quindi ti lascio immaginare quanto lavoro c’è dietro.”
Come ultima domanda a me piace chiudere ogni intervista con una domanda un po’ filosofica: cos’è per te la felicità?
“Continuare a lavorare insieme ai miei figli e mio marito. La famiglia e il lavoro per me sono la stessa cosa ormai. La felicità per me è questa trovarci tutti insieme e fare quello che facciamo, far divertire e far sognare le persone mediante tutto ciò che organizziamo”.
Note che raccontano il presente, voci che immaginano il futuro: il grande concerto del Primo Maggio
C’è un evento che, pur accadendo in un solo giorno, lascia un eco che fa parlare di sé tutto l’anno: il Concerto del Primo Maggio. Non è solo una celebrazione della musica, ma un vero specchio del Paese, capace di accendere riflessioni profonde su temi urgenti come il lavoro sicuro, la dignità, i diritti e la pace. “…Se ne continua a parlare perché è riuscito a trasformare una piazza in un pensiero collettivo, in un’emozione condivisa…”.A raccontarci l’importanza di questo evento è Angelo Martini, giornalista, compositore, autore e profondo conoscitore del mondo musicale italiano, che con la sua sensibilità artistica e autorevolezza ci accompagna in un viaggio tra suoni, parole e significati.
“Il Concertone è la voce di chi non ha microfono, il palco di chi vuole parlare dei diritti… È il momento in cui la musica smette di intrattenere e comincia a cambiare le coscienze” afferma Martini. “…Ed è proprio da questa visione che nasce il racconto di un’edizione destinata a lasciare un segno profondo nella memoria collettiva. Il successo del Concertone sta anche nella sua capacità di abbracciare ogni sfumatura della musica attuale: dal pop all’indie, dall’hip hop all’elettronica, dal cantautorato alla world music. Ogni genere rappresenta un modo diverso di raccontare la realtà, di esprimere un’identità, di parlare ad un pubblico che ha molte sfaccettature. Questa pluralità rende l’evento inclusivo, capace di far sentire ognuno parte di un messaggio comune, pur nella diversità dei gusti. E quando le note di un brano trap si alternano a quelle di un classico d’autore o a un set elettronico che fa ballare tutta la piazza, il messaggio è chiaro: la musica è di tutti, e solo insieme può farci evolvere. E’ un evento culturale e sociale unico che ha saputo unire generazioni, con la sola forza della musica viva, contemporanea, autentica…”
In un’epoca in cui tutto corre veloce, il Concertone lascia un segno profondo, un messaggio collettivo che non si spegne con le luci del palco, in cui la musica e le parole delle canzoni non intrattengono soltanto, ma ispirano, riflettono, uniscono. L’edizione 2025 mescolando generazioni, stili e linguaggi, ha dimostrato che la musica italiana è viva e capace di farsi veicolo di pensiero.
La scelta degli oltre 50 artisti in cartellone – da icone affermate a nuove voci emergenti – ha raccontato un’Italia sfaccettata, vibrante. Dalle parole intense di Leo Gassmann con Bella ciao all’energia esplosiva del dj set finale di Gabry Ponte, ogni esibizione ha costruito un racconto condiviso di presente e futuro.
L’edizione “Uniti per un lavoro sicuro”, prodotta da iCompany per CGIL, CISL e UIL, con la direzione artistica di Massimo Bonelli e la regia di Fabrizio Guttuso Alaimo, ha reso Piazza San Giovanni un teatro di emozioni, idee e ritmo.Condotto dai carismatici Noemi, Ermal Meta, BigMama e il professor Vincenzo Schettini, l’evento ha trovato il giusto equilibrio tra leggerezza, riflessione e spettacolo. Il palco, scenograficamente e tecnologicamente all’avanguardia, ha ospitato nomi come Achille Lauro, Elodie, Brunori Sas, Giorgia, Ghali, Gazzelle, Serena Brancale, The Kolors e moltissimi altri, mentre l’opening ha dato spazio alle nuove promesse, tra cui i vincitori del contest 1MNEXT.Il Concertone 2025 ha saputo parlare a tutti: a chi cerca contenuti, a chi vuole divertirsi, a chi ha bisogno di sentirsi parte di una comunità. Non è un caso che sia stato il più seguito di sempre: quasi 13 milioni di telespettatori su Rai 3, con picchi da record e numeri straordinari anche su RaiPlay e sui social, dove #1M2025 ha dominato per tutta la giornata.A rendere ancora più ricco l’evento, la presenza di ospiti d’eccezione: Williams Di Liberatore (Direttore Intrattenimento Prime Time Rai), Fabrizio Zappi (Direttore Rai Cultura), Simona Sala (Direttrice di Radio2 Rai), i giornalisti Leonardo Metalli, Antonio Ranalli, Domenico Marocchi, Alessandro Sgritta, Angelo Martini, Maria Cristina Zoppa (Rai Italia), il regista Domenico Poggiogalle, l’avv. Leopoldo Lombardi, Giulia Giampietro (Presidente Altafonte Italia), l’influencer Martina Gualtieri, immortalati negli scatti di Monica Antonietti, Giancarlo Fiori e Angelo Martini.
Un evento simbolo e innovativo per citare il bellissimo ultimo libro di Massimo Bonelli “ Play. Tutto quello che c’è da sapere sulla musica attuale” che prosegue il pensiero del precedente “La Musica Attuale” uno spettacolo nello spettacolo della vita che ha dato valore al lavoro di ogni protagonista anche dal punto di vista tecnico.
Il Concertone del Primo Maggio 2025 entra nella storia: piace perché è autentico, contemporaneo, necessario. Perché mette insieme il potere aggregante della musica, perché ogni nota, ogni parola, ogni applauso è un pezzo di Paese che si riconosce. Perché non è solo uno spettacolo ma una voce che anche quest’anno ha parlato forte e chiaro.