FIPI LANCIA “SCENA UNITA”

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La Federazione internazionale Proprietà intellettuali lancia l’iniziativa “Scena Unita” per salvare la musica e i suoi lavoratori. Nannini, Morandi, Fedez e molti altri presentano il fondo per le maestranze e per la creazione di progetti di rilancio del settore. L’ultimo ad aderire è stato Vasco Rossi.

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Il 14 Novembre più di settanta adesioni e due milioni di euro in due settimane. Sono i primi risultati del progetto dedicato ai lavoratori della musica e dello spettacolo che dopo le chiusure della primavera si ritrovano in difficoltà con la nuova ondata dell’epidemia e dei provvedimenti. La mobilitazione del mondo della musica si fa concreta, gli artisti in prima linea, Fedez in testa che rifugge dal ruolo di portavoce ma di fatto è il capitano della squadra che destinerà quei due milioni di euro a sostegno delle maestranze.L’iniziativa non vuole solo assistere le famiglie dei lavoratori in difficoltà ma anche investire su progetti per far ripartire le attività, e vede in campo La musica che gira e Music Innovation Hub, due realtà attive da tempo per affrontare i problemi del settore, in crisi già prima della pandemia.

La gestione del fondo e lo sviluppo dei progetti sono affidati a Cesvi, l’organizzazione umanitaria laica e indipendente fondata a Bergamo nel 1985. “”Non è elemosina ma un atto dovuto” dice Fedez in video, alla presentazione di Scena Unita, alla quale partecipano anche Gianna Nannini, Gianni Morandi, Achille Lauro, Calcutta. Solo alcuni nomi di una lunga lista che vede tra gli altri Claudio Baglioni, Gigi D’Alessio, Coez, Brunori Sas e anche Carlo Verdone, Maria De Filippi, Amadeus, Fiorello, Paolo Bonolis, Sabrina Ferilli, Chiara Ferragni e il grandissimo Vasco Rossi. Ognuno ha partecipato come ha potuto, gran parte della cifra è frutto dell’adesione di numerose aziende, da Prime Video (un milione di euro) a Banca Intesa (250mila euro) che organizzerà un evento streaming.

Parla Gianna Nannini: “Sono qui come testimonial e garante del progetto per aiutare persone che in questo momento sono senza lavoro e forse dovranno lasciarlo. La musica deve cambiare ma la prima cosa è non perdere i lavoratori”.

Gianni Morandi: “Conosciamo le difficoltà, il nostro è il segno più importante e siamo sicuri che poi tutto si muoverà. Non possiamo non farcela, la musica ci colora la vita”. “Spero che questo autosostenersi sia d’ispirazione anche per altri settori”, aggiunge Calcutta, “io la vedo come una cosa naturale, salvifica per molte realtà”.

Achille Lauro ricorda “le persone che lavorano con noi, e non essere sotto i riflettori non vuol dire che non siano importanti. Io sono loro, e Scena Unita vuole essere un sostegno concreto per non lasciare indietro nessuno”.

Per Giovanni Caccamo è “una catena di salvataggio per chi è dietro di noi” mentre Manuel Agnelli sottolinea come per la prima volta ci sia “un intento unico per aiutare 100 mila lavoratori in difficoltà, ma non solo loro: dobbiamo pensare ad alberghi, bar, ristoranti, un’economia indotta che i concerti contribuiscono a generare. Quest’unità ci rende rappresentativi anche nei confronti delle istituzioni.

Erano già in programma gli Stati generali della musica, che prima o poi si faranno – aggiunge Agnelli – per una riforma burocratica e legislativa del settore. Ma ora la priorità sono i lavoratori che stanno a casa”.

La Musica, indipendentemente dalle sue caratteristiche, si conferma l’arte nobile per eccellenza e sottolinea l’essenzialità della collettività e della condivisione, senza le quali non esisterebbe.
#Musclovesyou

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