Eccolo il famigerato buco nero, riprodotto per la prima volta in diretta assoluta dalla rete globale di antenne radio di Event Horizon Telescope .Un anello di fuoco creato dalla deformazione dello spazio-tempo, dove la luce gira e sembra un anello luminoso intorno al buco spaziale . Il buco M87, così denominato perché al centro della galassia M87, che dista circa 55 milioni di anni luce da noi e si presenta con una massa 6.5 miliardi di volte superiore a quella del sole. Un’attrazione gravitazionale così potente che non lascia risalire neanche la luce.
Le immagini sono state svelate il 10 aprile dalla collaborazione Event Horizon Telescope (EHT) in sette conferenze stampa simultanee in quattro continenti. Il 10 aprile 2019 in 6 conferenze stampa contemporanee è stato presentato il risultato di questa conferma in 6 articoli pubblicati in un numero speciale di The Astrophysical Journal Letters, una delle più importanti pubblicazioni di astronomia e astrofisica.
L’istituto nazionale di astrofisica, l’istituto nazionale di fisica nucleare insieme con 5 scienziati hanno rappresentato l’Italia in questo progetto e preso parte a questa tanto attesa conferma.L’astrofisico e membro della collaborazione Monika Moscibrodzka afferma che la velocità con cui gira il buco M87 è ancora sconosciuta, ma è nota invece la sua rotazione in senso orario nel cielo .L’orizzonte degli eventi di un buco nero si stima apparire cinque volte più grande di quanto sia, un effetto ottico dovuto alla deformazione dello spazio e del percorso della luce, scoperto nel 1973 dal fisico James Bardeen dell’Università di Washington a Seattle.
La teoria della relatività di Albert Einstein è dunque confermata da questa immagine oscura con anelli infuocati, dove la gravità si conferma il risultato di una curvatura dello spazio-tempo, un’attrazione magnetica di una massa potentemente inerte.
